15 ott 2007

Dal blogging al microblogging aiutati da HelloTxt e Twitku

HelloTxt per Twitter e JaikuTwitter, Jaiku, Yappd, Meemi, Beemood, Tumblr... Non è uno scioglilingua ma un elenco parziale di siti di microblogging che stanno cambiando la blogosfera e, di conseguenza, anche il modo di fare informazione. Vediamo come e perchè.

In principio era Twitter, un 'idea semplice ma in qualche modo decisiva: fondere l'instant messaging, il blog personale, i feed Rss e gli sms in un unico flusso di informazioni ad altissima frequenza con una certa propensione a fare rete. Poi venne Jaiku, che ha le stesse caratteristiche di Twitter ma spinge a livelli parossistici le possibilità di interazione tra gli utenti: è possibile condivire appuntamenti, note e contatti nonchè geolocalizzarsi (riconoscimento della cella di trasmissione GSM/GPRS via cellulare). Queste ultime caratteristiche hanno evidentemente fatto gola a Google che ha recentemente comprato Jaiku. Poi è stata la volta di Pownce, Tumblr, Meemi... ecc. ecc. Tutte varianti più o meno complesse.

In definitiva Twitter e Jaiku hanno introdotto dei servizi che (dato l'indiscutibile successo tributato dalla rete) soddisfano certi bisogni (magari ne creano pure di nuovi). Ma qui non interessa tanto l'aspetto più emotivo di queste forme di comunicazione (la chat, l'instant messaging e gli sms via cellulare sono modalità comunicative diffuse già da tempo) quanto piuttosto l'aspetto più razionale e giornalistico di questa piccola rivoluzione. Bloggare è un modo di trasmettere informazioni e notizie, mettere in ordine i pensieri, approfondire e archiviare, in qualche modo tenere traccia. Microbloggare significa fare le stesse cose ma in maniera molto più immediata. La prima conseguenza della brevità dei messaggi è la possibilità di generare e far crescere molto più velocemente delle reti di contatti. Ma non basta: in un social network basato su Twitter e Jaiku diventa decisiva una tecnologia che faccia risparmiare ancora più tempo. Dalle API di Jaiku e Twitter nasce Twitku che permette di consultare e postare messaggi simultaneamente su entrambi i servizi (c'è anche un versione per cellulare della pagina). Da questo primo bisogno di microbloggare simultaneamente per risparmiare tempo nasce un'ulteriore perfezionamento: HelloTxt, una bella marmellata (progetto italiano) di siti web 2.0 riuniti sotto il segno di una semplicissima paginetta in cui centralizzare l'inserimento di testi destinati a Twitter, Jaiku, Yappd, Meemi, Beemood e Tumblr. Al momento Pownce è escluso da qualsiasi servizio di microblogging simultaneo dato che non fornisce le preziose API. A prima vista progetti come questi potrebbero sembrare un invito allo spam o comunque agenti automatici che disumanizzano l'atto comunicativo. Intanto la possibilità di propagare sciocchezze è insita in qualsiasi piega del web 2.0. E poi lo spam in senso stretto è un'aberrazione del web marketing che può colpire la tua innocente e inconsapevole email oppure gli spazi comuni delle social news. Un microblog aperto su Twitter o Tumblr ha un'audience scelta e chi segue i microblog altrui ha la libertà di evitare uno spammatore o un propagatore di boiate semplicemente cassandolo dai propri contatti. Piuttosto questo HelloTxt fa riflettere sul valore dell'attuale tendenza al microblogging. Un bloggare minimalistico significa fare comunicazione brevissima e quindi frettolosa. Però può anche offrire la possibilità di comunicare più velocemente e quindi di essere simultaneamente in luoghi diversi, magari suscitando reazioni e interazioni diverse. Magari nuovi contatti e nuove reti. HelloTxt lavora su un affascinante aspetto delle tecnologie informatiche: l'ubiquità.

2 commenti:

  1. Anonimo17.10.07

    ciao se qualcuno fosse generoso e gentile e avesse un invito che gli avanza... io lo sto cercando senza trovarlo da una settimana..
    ilgiando@gmail.com grazie in anticipo se qualcuno saprà aiutarmi

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  2. Anonimo25.10.07

    Ciao, volevo segnalare, in proposito, la nascita da qualche settimana di un servizio di microblogging "all'italiana" si tratta di BeeMoode, inoltre la community nostrana sta lavorando per rendere disponibili le API per i servizi citati nel post; personalmente l'ho provato e nonostante sia nato da poche settimane devo dire che non ha nulla da invidiare ai più blasonati anzi, l'aspetto grafico è davvero accogliente e bello da vedere (tutto in italiano) ho scritto un post in proposito sul mio blog:

    http://minglob.wordpress.com/2007/10/23/beemoode-il-microblogging-parla-italiano/

    P.S. @giando ti consiglio di provarlo! a te e a tutti...W il made in Italy ;-) a presto...

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